JUNIOR FREESKI TEAM: RINNOVATO L’ACCORDO FINO AL 2023 TRA SCUOLA SCI CORTINA E SCD

Il giorno Martedi 5 Maggio il Presidente della Scuola Sci Cortina Giovanni Alverà ed il nostro Presidente hanno sottoscritto un accordo triennale per il progetto JUNIOR FREESKI TEAM fino al 2023. Questa importante collaborazione nata nel 2014 ha visto il numero degli aderenti aumentare di anno in anno offrendo loro una soluzione per tutte le esigenze.

About JUNIOR FREESKI TEAM:

Lo Junior Team è un progetto consolidato e condiviso con la Scuola Sci Cortina. I bambini dai 5 ai 7 anni che vogliono partecipare ad una attività continuativa seguiti da un solo maestro potranno intraprendere questo percorso che ha come obiettivo quello di ampliare il più possibile il proprio bagaglio motorio avendo come unico motore dell’attività il divertimento. Chi farà parte del Junior Team, oltre alla possibilità di avere una propria divisa, avrà un maestro specializzato della storica Scuola Sci Cortina.

Successivamente, quando un bambino raggiungerà gli 8 anni e vorrà intraprendere l’attività agonistica, potrà aderire al programma dello Sci Club Drusciè. Se invece il bambino, raggiunti gli 8 anni di età, non volesse intraprendere un percorso agonistico può’ passare al progetto Free Ski dove i maestri della Scuola Sci Cortina, specializzati nel Free Ride, Free style e alpinismo, insegneranno lo sci ai loro ragazzi con una visione a 360 gradi.

IVAN PELLEGRINI, LA QUARANTENA E … LA DIVANOTERAPIA (DA EVITARE!)

Per il quarto appuntamento di #ildrusciesiracconta abbiamo incontrato Ivan Pellegrini, uno dei tecnici della categoria Ragazzi. Il focus della chiacchierata è sulla quarantena che ha condizionato e sta condizionando non poco anche l’attività sportiva.

A partire dalla scorsa estate, nello staff tecnico del nostro sci club lavora Ivan Pellegrini. Allenatore di II livello, per qualche anno ha lavorato con la società di casa, lo Sci club Arabba, mentre dalla stagione 2019-2020 si occupa, insieme a Simone Viotto, dei nostri giovani atleti della categoria Ragazzi.

Un’età non facile da gestire, quella della fascia Under 14. Specialmente in questo periodo nel quale spostamenti e attività sono stati e sono ancora molto limitati. .

Ivan, in questo quarto appuntamento di #ildrusciesiracconta, volevamo capire proprio coma state affrontando queste settimane complicate.

«Abbiamo simulato e stiamo simulando, per quanto possibile, una situazione di normalità, cercando di allenarci come non fosse accaduto nulla. In queste settimane, ormai mesi, i ragazzi lavorano su andature, scatti, rapidità. Le cose basilari, insomma. Ottimizzando gli spazi, spesso ristretti, a disposizione. Importante è anche il supporto che in qusto periodo danno i preparatori atletici».

Non essendoci obiettivi a breve termine, né certezze, in questo momento l’importante è non stare fermi.

«Sì, è fondamentale evitare la divanoterapia, che non serve proprio a nulla. Credo sia fondamentale continuare a fare qualcosa, in modo che quando si potrà riprendere, la condizione generale fisica e atletica sia buona».

Il contatto con i ragazzi è comunque costante da parte vostra?

«Ci sentiamo un giorno sì e uno no, attraverso messaggi o chiamate. Importante è far sentire loro la vicinanza in questo periodo, motivarli, anche se seguirli a distanza non è semplicissimo. Perché le motivazioni continuino a rimanere alte, importantissimo è anche il ruolo dei genitori».

Ma un allenatore come si tiene in forma in quarantena?

«Ho cominciato a correre sul tapis roulant, che non è esattamente la stessa cosa che correre su un prato o un sentiero ma che è comunque meglio di niente. E poi mi tengo in forma spaccando legna e curando l’orto».

E della tua prima stagione al Druscié che dici?

«Mi sono trovato bene, sia con gli altri allenatori sia con i ragazzi. Peccato solo sia finita troppo presto»!

SILVANO VARETTONI E L’ARTE DI RUBARE CENTESIMI

Per il terzo appuntamento di #ildrusciesiracconta abbiamo sentito Silvano Varettoni, per tanti anni in Coppa del Mondo e ora nello staff tecnico del nostro sci club come consulente per le discipline veloci.

Silvano, dopo una carriera di prim’ordine come atleta, con un argento ai Mondiali Juniores del 2004 e diversi anni in Coppa del Mondo, ti sei affacciato al futuro su due fronti, quello tecnico e quello giornalistico.
«Sì, accanto al lavoro nell’azienda di famiglia, commento lo sci alpino per Eurosport e sono impegnato col Drusciè. Esperienze importanti, gratificanti».

Com’è stato il passaggio dall’altra parte della barricata dopo tantissimi anni in pista?
«Ho iniziato lo scorso anno in maniera blanda mentre in questa stagione ho lavorato in maniera più strutturata, per il 90 per cento con i ragazzi della categoria Giovani. È bello lavorare con loro. Credo di essere stato utile per aumentare il loro bagaglio tecnico. Di certo loro sono stati utilissimi a me: il mio cammino di crescita come tecnico è appena cominciato e mettere su esperienze come questa è fondamentale».

Come deve essere un buon tecnico?
«Deve essere bravo a capire chi ha davanti e, di conseguenza, a capire non solo che cosa dire ma anche come dirlo. Deve capire le aspettative del ragazzo che ha davanti, se viene per vincere oppure se viene per divertirsi».


Cosa ci dici del lavoro di questo 2019-2020?
«Abbiamo fatto una bella attività sulla pista delle 5 Torri. Abbiamo lavorato sulla posizione e sulla spinta. Ho cercato di insegnare ai ragazzi delle categorie Children e Giovani l’arte di rubare centesimi, facendo loro capire che più si alza il livello più i dettagli diventano fondamentali per centrare un grande risultato. Con i più piccoli abbiamo lavorato meno sulla tecnica, privilegiando invece l’aspetto del divertimento, i primi salti».


Come hai trovato i giovani atleti del Druscié?
«Hanno voglia di imparare, sanno ascoltare. È bello quando vedi che cercando di mettere in pratica quello che dici loro».

E tecnicamente?
«Rispetto ai miei tempi, il livello tecnico è più alto, anche grazie ai materiali. Anche fisicamente comunque sono meglio impostati: la preparazione atletica ora è un aspetto fondamentale che si cura tutto l’anno mentre quando ero ragazzo io si cominciava a settembre a fare pre sciistica».

In Italia i giovani fanno sufficiente velocità?
«Credo che dalla categoria Aspiranti bisognerebbe fare molta più velocità. Capisco che organizzare allenamenti e gare di superG e discesa non è una cosa semplicissima ma i ragazzi devono abituarsi alla velocità. Se sei sempre andato a 80 all’ora, quando vai a 120 come fai a fidarti?»

LA VOGLIA DI IMPARARE DI MAURO BALDO

Nel secondo appuntamento di #ildrusciesiracconta diamo la parola al direttore tecnico Mauro Baldo.

Mauro, qual è il compito del direttore tecnico all’interno di una società come lo sci club Drusciè?

«Il direttore tecnico rappresenta la figura tecnica che gestisce e coordina le attività dei vari gruppi agonistici. Nello specifico mi occupo delle attività concernenti l’assetto tecnico e organizzativo della società, ivi compresa la gestione dei rapporti fra società e atleti o tecnici. Tuttavia, piuttosto che un direttore tecnico, preferisco essere considerato un “allenatore con incarichi organizzativi”».

Quali sono gli obiettivi che un dt si pone?

«Banalmente spero sempre di fare un po’ meglio dell’anno precedente, cosa che in realtà non è così semplice. Il Drusciè, che mi sembra assolutamente riduttivo chiamare sci club, ormai da diversi anni viene gestito e amministrato come fosse una piccola azienda. Come tale, quindi, è soggetta a innumerevoli problematiche che esulano dall’aspetto tecnico ma che, giocoforza, ne influenzano ogni aspetto. In questo contesto il mio lavoro di direttore tecnico consiste nell’ottimizzare le risorse messe a disposizione della dirigenza per venire incontro alle esigenze degli allenatori ed alle aspettative di atleti e famiglie». 

Quanto un dt è un tecnico e quanto uno psicologo/motivatore?

«Mi piacerebbe rispondere 50/50 … ma non è così. Talvolta c’è bisogno di estrema razionalità, psicologia, calma, conoscenza. Altre volte c’è bisogno di tanta passione, di cuore, di esperienza, di personalità. Ritengo nondimeno che la capacità di trasmettere qualcosa dipenda spesso da misteriose alchimie piuttosto che da schemi prestabiliti. Io non sono il depositario del sapere, anzi, credo di commettere ancora diversi errori di valutazione nonostante la mia storia di allenatore sia cominciata nel lontano 1985. Di sicuro non mi è passata la voglia di imparare, di raggiungere nuovi obiettivi, di mettermi in discussione. Ecco, forse la risposta alla domanda è proprio questa: un dt è un tecnico di provata esperienza che sappia trasmettere la propria passione». 

Come si rapporta un direttore tecnico con gli allenatori? Come si rapporta con i tecnici? E con i genitori?

«Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di professionisti molto motivati e qualificati con i quali esiste un rapporto di reciproca stima e fiducia. Quando l’ambiente di lavoro è sereno tutto diventa più facile. Ovviamente non mancano le tensioni e le incomprensioni ma si cerca sempre di trovare insieme una soluzione ai vari problemi.

Il rapporto con i genitori è materia estremamente più complessa ed articolata…e non vorrei liquidarlo in poche parole perché meriterebbe un’analisi più approfondita. Mi limito a riportare un pensiero (non mio) che ho reperito sul web e che trasmetto spesso ai genitori che mi chiedono: “quali risultati sportivi mi posso aspettare da mio figlio?”

Un amico chiede: “Perché continui a pagare un sacco di soldi per far sciare i tuoi figli?”

Beh, devo confessarvi che io non pago per far sciare i miei figli; personalmente non può importarmi di meno dello sci. Quindi se non sto pagando per lo sci per cosa sto pagando?»

Pago per quei momenti in cui i miei figli sono così stanchi che vorrebbero smettere ma non lo fanno;

Pago per quei giorni in cui i miei figli tornano a casa da scuola troppo stanchi per andare in pista ma ci vanno lo stesso;

Pago perché i miei figli imparino la disciplina;

Pago perché i miei figli imparino ad aver cura del proprio corpo;

Pago perché i miei figli imparino a lavorare con gli altri e ad essere buoni compagni di squadra;

Pago perché i miei figli imparino a gestire la delusione quando non ottengono la vittoria che speravano di avere ma devono ancora lavorare duramente;

Pago perché i miei figli imparino a crearsi degli obiettivi e a raggiungerli;

Pago perché i miei figli imparino che ci vogliono ore ed ore ed ore di duro lavoro e allenamento per creare un discesista, e che il successo non arriva da un giorno all’altro..

Pago per l’opportunità che hanno e avranno i miei figli, di fare amicizie che durino una vita intera;

Pago perché i miei figli possano stare sulla neve anziché davanti ad uno schermo. Potrei andare avanti ancora ma, per farla breve, io non pago per lo sci; pago per le opportunità che lo sci dà ai miei figli di sviluppare qualità che serviranno loro per tutta la vita e per dar loro l’opportunità di far del bene alla vita degli altri. E da quello che ho visto finora penso che sia un buon investimento».  

Un bilancio della stagione 2019-2020?

«Tutto sommato direi che si è trattato di una stagione positiva. Abbiamo intensificato in tutte le categorie le giornate di allenamento sia su neve che “a secco”, ben figurando nelle varie competizioni nazionali ed internazionali, consolidando il prestigioso livello raggiunto la scorsa stagione a livello societario. Non nascondo che, considerata la mole di lavoro svolta, aspettavamo con trepidazione l’ultimo mese di gare per raccogliere qualche ulteriore soddisfazione. Invece è saltato tutto a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Vuol dire che ci rifaremo il prossimo anno». 

DA OGGI #ILDRUSCIESIRACCONTA. SI COMINCIA CON “LE DOMANDE DEL PRESIDENTE”

#ildrusciesiracconta. Abbiamo voluto titolare così un appuntamento settimanale che ospiteremo sul sito. Vuole essere un’occasione per far conoscere un po’ più da vicino la nostra attività: dal ruolo del presidente al lavoro degli allenatori, passando per l’importanza dei materiali, il ruolo dell’aspetto mentale e tante altre cose.
Vuole anche essere, #ildrusciesiracconta,  un’opportunità in più per essere, in questo momento così difficile, un po’ più vicini anche se distanti.

LE DOMANDE DEL PRESIDENTE

Tocca a Flavio Alberti rompere il ghiaccio. Al presidente è infatti affidata la prima uscita di #ildrusciesiracconta.

Presidente. Che cosa fa … un presidente? 

«Fa tante cose ma la prima e fondamentale è questa: farsi delle domande. Ogni giorno mi chiedo: “Che cosa ho fatto oggi meglio di ieri? E cosa farò domani meglio di oggi?”. Mettersi in discussione, porsi degli obbiettivi, più o meno ambiziosi, è condizione imprescindibile per migliorare, crescere».

A proposito di crescita, è indubbia quella che lo Sci club Druscié ha compiuto negli anni.

«In 25 anni di storia siamo passati da pochi iscritti ai 431 tesserati della stagione 2019-2020. Una stagione che si è conclusa anzitempo, a causa dell’emergenza Covid-19, ma che ci ha visto raccogliere belle soddisfazioni sia in ambito agonistico – con 87 podi conquistati tra gare regionali, nazionali e internazionali, sia in ambito organizzativo – con ben sette competizioni allestite».

Risultati che non si improvvisano. Come si costruiscono?
«Con un grande lavoro di squadra che coinvolge il consiglio direttivo, gli allenatori, gli atleti e le famiglie. In tutto ciò, un presidente deve dedicare molto tempo ad ascoltare le persone, per armonizzare le diverse esigenze e soprattutto per valorizzare risorse, idee e contributi di tutti. Un presidente dove imparare anche a sviluppare competenza trasversali: da quella manageriale (Alberti nel suo curriculum ha, tra le altre cose, un Master in Management Sportivo alla Luiss di Roma  ndr) a quella legislativa, passando per il marketing e la psicologia perché un presidente, proprio per la necessità che ha di relazionarsi con le tipologie di persone le più diverse, all’interno e all’esterno della società, deve essere anche un po’ psicologo».

Lei è anche un “presidente – sciatore”, allenatore di terzo livello e istruttore nazionale. Quanto conta “essere del mestiere”?
«L’aver praticato lo sci a livello agonistico e poi aver perfezionato lo studio degli aspetti tecnici credo sia un punto di forza, nel senso che ti permette di capire meglio le scelte che un allenatore fa e di essergli più vicino, arrivando a essere più vicino, di conseguenza, anche agli atleti, cuore e motore della nostra attività. Sapere di cosa si parla, insomma, non fa male. Soprattutto, però, un presidente deve avere una visione ampia, strategica e, come dicevo sopra, porsi sempre tante domande».

VICINI A CHI CI Ѐ VICINO

In questo momento di generalizzata difficoltà, vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento agli operatori sanitari e a tutti coloro che si stanno adoperando per arginare l’emergenza coronavirus. Vogliamo anche far sentire la nostra vicinanza alle aziende che ci sono state e ci sono vicine, realtà imprenditoriali fondamentali per il nostro lavoro. Forza, ne usciremo! Ce la faremo!

EMERGENZA CORONAVIRUS, SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ

Di seguito pubblichiamo la lettera inviata a tutti i soci dal presidente dello sci club nella giornata di oggi.

Carissimi Soci,

con grande dispiacere vi scrivo questo messaggio dettato da un forte senso di responsabilità nei confronti della salute di: Atleti, Allenatori, Collaboratori e tutti i soci del nostro sodalizio.

Per chi ha avuto modo di conoscermi, sa quanto ritenga importante l’attività sportiva dei nostri Atleti come strumento formativo ed educativo ma, con grande tristezza,devo sospendere l’attività sportiva di tutto lo Sci Club Druscié.

Oggi ho ricevuto una comunicazione da parte del Presidente della FISI Flavio Roda, che vi allego, dove si evince che sono sospese tutte le attività sportive di ordine e grado.

Spero tanto che questa situazione difficile che tutti noi stiamo affrontando si possa risolvere il prima possibile per riprendere l’attività.

Un caro saluto a tutti.
Il Presidente
Flavio Alberti

RENÉ DE SILVESTRO ATLETA DELL’ANNO

Lo Sci club Druscié Cortina ha celebrato sabato 28 dicembre, alla sala cultura di Largo Poste della località ampezzana, l’assemblea annuale. Numerosi i presenti tra consiglieri, allenatori, tecnici, sponsor e genitori. «Chiudiamo un 2019 che ci ha dato notevoli soddisfazioni» ha affermato il presidente Flavio Alberti. «Ci siamo confermati ai vertici nazionali, ottenendo numerosi risultati importanti con i giovani atleti dello sci alpino, con Giulia Gaspari protagonista a livello nazionale e internazionale nello snowboard, e con René De Silvestro, messosi in luce a più riprese a livello internazionale nello sci alpino paralimpico». 

«Oltre ai risultati agonistici, mi piace sottolineare l’ulteriore crescita fatta registrare dello sci club, crescita che in quattro anni ci ha fatto raddoppiare i tesserati, arrivando ora a oltre 400» ha detto ancora Alberti. «Un bilancio positivo del quale dobbiamo ringraziare atleti e allenatori in primis ma anche sponsor, consiglieri e genitori che vivono l’appartenenza alla società con vera passione. Vogliamo continuare su questa linea anche per la stagione appena iniziata, stagione che ci vedrà impegnati in maniera più consistente rispetto al passato anche in ambito organizzativo: saranno infatti sette le gare che allestiremo e che riguardano tutte le categorie, dai Baby e Cuccioli ai Master. Importante sarà la prosecuzione della collaborazione con la Scuola Sci Cortina con la quale da tempo abbiamo avviato i percorsi Freeski, realtà nella quale è privilegiata la dimensione ludica dello sci e che conta una novantina di partecipanti, e lo Junior team, percorso di pre agonismo che coinvolge una cinquantina di bambini».

L’assemblea sociale è stata anche l’occasione per le tradizionali premiazioni di fine anno. A consegnare i riconoscimenti è stato Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021. Il premio atleta dell’anno è andato a René De Silvestro, ventitreenne azzurro dello sci paralimpico che nella stagione 2018-2019 ha conquistato l’argento in una prova di gigante in Coppa del mondo, conquistando il quinto posto finale nel circuito. «Questo premio è una grande soddisfazione che costituisce uno stimolo in più per continuare a fare bene» ha detto De Silvestro che nell’ “albo d’oro” della giovane iniziativa dello Sci club Druscié succede a Stefano Pizzato e Lorenzo Salvati. «In questa stagione ho fatto tre gare di Coppa Europa, conquistando tre podi. Mi sto allenando bene insieme a Luca Lacedelli. Tra qualche giorno prenderà il via la Coppa del mondo: sono fiducioso, punto tanto sul gigante, mi piacerebbe ottenere la coppa di specialità».

Stefano Pizzato, che si sta rimettendo da un infortunio piuttosto serio (rottura di tibia e perone) è andato il premio atleta meritevole. «Il recupero sta andando bene» dice il diciannovenne padovano. «Proprio in questi giorni ho iniziato a sciare in campo libero. Voglio tornare come prima, quanto prima, magari entro la fine di questa stagione».

Riconoscimenti sono andati anche a Virginia De Conti (Shred passion awards, all’atleta che a prescindere dal risultato ha messo più determinazione e costanza) e a Luca Lacedelli (allenatore dell’anno).


SCI CLUB DRUSCIE’, CASO DI STUDIO ALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA

Lunedì 14 Ottobre il Candidato Carmine Foscolo ha concluso il suo corso di Laurea Magistrale in Management dello Sport presentando la tesi con votazione 110 e LODE e avente come oggetto “Lean Thinking come vantaggio competitivo e creazione di valore: il caso Sci Club Drusciè”.

Nel caso di studio è stata analizzata la metodologia organizzativa e di gestione del nostro sodalizio che proviene dalla filosofia Toyota Production System e che il nostro Presidente Flavio Alberti ha coniato in funzione delle esigenze di un’organizzazione sportiva, con il termine LEAN SPORT SERVICE.

Il nostro Club risulta l’unico ad aver implementato questo metodo di gestione che negli anni ha consentito alla nostra organizzazione di concentrarsi principalmente sulle attività a valore aggiunto degli STAKEHOLDERS riducendo quelli che sono considerati i 7 sprechi.

Oltre all’implementazione dei cinque principi della LEAN SPORT SERVICE e convinti che, il miglioramento continuo (KAIZEN) sia alla base della nostra cultura, da qualche mese è in atto un processo di trasformazione che prevederà l’implementazione nel settore amministrativo del machine learning, intelligenza artificiale e dell’ IoT.

L’implementazione nello Sci Club Drusciè della LEAN SPORT SERVICE e la valorizzazine delle risorse umane negli anni ci hanno consentito di ottenere un vantaggio competitivo che indirettamente ha consentito e consentirà ai nostri ATLETI di avere tutte le opportunità per poter esprimere il loro talento.

Coloro che fossero interessati ad approfondire questo argomento presso la nostra sede potranno trovare l’interessantissima tesi di laurea.

SCD

Responsabilità Sociale SCD

L’insegnamento della pratica sportiva, oltre alla doverosa attenzione allo sviluppo delle capacità coordinative armonicamente con l’evoluzione motoria, ha il compito di trasferire valori fondamentali per maturare in modo sano e nel rispetto del senso civico

Sci Club Drusciè A.D. - P.Iva 00866070253 - Sede Legale: Via Fiames, 1, 32043 Cortina d'Ampezzo (BL) - Tel [+39] 0436 877059 | Mail: info@sciclubdruscie.com | Pec: druscie@pec.net | Privacy - Cookie - Contributi

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