DA OGGI #ILDRUSCIESIRACCONTA. SI COMINCIA CON “LE DOMANDE DEL PRESIDENTE”

#ildrusciesiracconta. Abbiamo voluto titolare così un appuntamento settimanale che ospiteremo sul sito. Vuole essere un’occasione per far conoscere un po’ più da vicino la nostra attività: dal ruolo del presidente al lavoro degli allenatori, passando per l’importanza dei materiali, il ruolo dell’aspetto mentale e tante altre cose.
Vuole anche essere, #ildrusciesiracconta,  un’opportunità in più per essere, in questo momento così difficile, un po’ più vicini anche se distanti.

LE DOMANDE DEL PRESIDENTE

Tocca a Flavio Alberti rompere il ghiaccio. Al presidente è infatti affidata la prima uscita di #ildrusciesiracconta.

Presidente. Che cosa fa … un presidente? 

«Fa tante cose ma la prima e fondamentale è questa: farsi delle domande. Ogni giorno mi chiedo: “Che cosa ho fatto oggi meglio di ieri? E cosa farò domani meglio di oggi?”. Mettersi in discussione, porsi degli obbiettivi, più o meno ambiziosi, è condizione imprescindibile per migliorare, crescere».

A proposito di crescita, è indubbia quella che lo Sci club Druscié ha compiuto negli anni.

«In 25 anni di storia siamo passati da pochi iscritti ai 431 tesserati della stagione 2019-2020. Una stagione che si è conclusa anzitempo, a causa dell’emergenza Covid-19, ma che ci ha visto raccogliere belle soddisfazioni sia in ambito agonistico – con 87 podi conquistati tra gare regionali, nazionali e internazionali, sia in ambito organizzativo – con ben sette competizioni allestite».

Risultati che non si improvvisano. Come si costruiscono?
«Con un grande lavoro di squadra che coinvolge il consiglio direttivo, gli allenatori, gli atleti e le famiglie. In tutto ciò, un presidente deve dedicare molto tempo ad ascoltare le persone, per armonizzare le diverse esigenze e soprattutto per valorizzare risorse, idee e contributi di tutti. Un presidente dove imparare anche a sviluppare competenza trasversali: da quella manageriale (Alberti nel suo curriculum ha, tra le altre cose, un Master in Management Sportivo alla Luiss di Roma  ndr) a quella legislativa, passando per il marketing e la psicologia perché un presidente, proprio per la necessità che ha di relazionarsi con le tipologie di persone le più diverse, all’interno e all’esterno della società, deve essere anche un po’ psicologo».

Lei è anche un “presidente – sciatore”, allenatore di terzo livello e istruttore nazionale. Quanto conta “essere del mestiere”?
«L’aver praticato lo sci a livello agonistico e poi aver perfezionato lo studio degli aspetti tecnici credo sia un punto di forza, nel senso che ti permette di capire meglio le scelte che un allenatore fa e di essergli più vicino, arrivando a essere più vicino, di conseguenza, anche agli atleti, cuore e motore della nostra attività. Sapere di cosa si parla, insomma, non fa male. Soprattutto, però, un presidente deve avere una visione ampia, strategica e, come dicevo sopra, porsi sempre tante domande».

Responsabilità Sociale SCD

L’insegnamento della pratica sportiva, oltre alla doverosa attenzione allo sviluppo delle capacità coordinative armonicamente con l’evoluzione motoria, ha il compito di trasferire valori fondamentali per maturare in modo sano e nel rispetto del senso civico

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