ALZARSI PRESTO AL MATTINO PER ANDARE A SCIARE È BELLISSIMO. PAROLA DI CLELIA CECCATO

Protagonista dell’ottavo appuntamento di #ildrusciesiracconta è Clelia Ceccato. Grandissima protagonista dello sci giovanile italiano, Clelia è arrivata da indossare la tuta azzurra della nazionale C anche se la sua carriera si è purtroppo conclusa presto a causa di una serie di infortuni. Maestra e allenatrice di secondo livello, la ragazza trevigiana a inizio aprile si è laureata in Scienze Motorie all’Università di Verona.


Un bagaglio tecnico e culturale importante, il tuo, messo a disposizione dei più piccoli, i mini sciatori della categoria Baby.

«Cerco di trasmettere ai bambini sia quello che ho imparato sui libri sia quello che ho imparato in tanti anni sulla neve. Un’esperienza, quello dello sci, che mi ha dato tanto a livello lavorativo ma anche umano».


La tesi che hai discusso ha come focus l’aspetto mentale nella pratica motoria e nell’attività sportiva.

«Sì, quello mentale è un ambito che comincia ad essere importante, o che comunque va curato,  direi dalla categoria Ragazzi in su. Ma anche nei più piccoli, Baby e Cuccioli, cerchiamo di curare non solamente il gesto tecnico specifico ma puntiamo a sviluppare la consapevolezza di quello che fanno sulla neve: ad esempio facendo la ricognizione insieme a loro, chiedendo loro come hanno trovato le condizioni della neve oppure facendoli riflettere su come risolvere una situazione difficile».


Il tutto, immaginiamo, sotto forma di gioco.

«Sì, un gioco perché se i bambini si divertono imparano prima. E’ un gioco finalizzato all’apprendimento, naturalmente. Apprendimento, in primis, delle basi motorie che poi serviranno loro per affinare la tecnica più avanti. Ma anche apprendimento del fatto che anche nello sci, che è sport individuale, a fare la differenza è il gruppo e che nella squadra ognuno a un ruolo importante, da quello già bravo a quello che deve ancora sviluppare le proprie abilità».

Se dovessi riassumere in un aggettivo il tuo lavoro di allenatrice?

«Un aggettivo … non saprei. Dico che sto facendo quello che mi piace. Lavorare con i bambini mi piace molto e mi viene naturale. E devo dire che in tante occasioni mi diverto più io di loro. Faccio del mio meglio per trasmettere loro la passione per la  neve e la montagna, per trasmettere loro il piacere di alzarsi presto al mattino per andare a sciare».

Responsabilità Sociale SCD

L’insegnamento della pratica sportiva, oltre alla doverosa attenzione allo sviluppo delle capacità coordinative armonicamente con l’evoluzione motoria, ha il compito di trasferire valori fondamentali per maturare in modo sano e nel rispetto del senso civico

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